Ecco il vademecum Moratti-Storace per somministrare i
farmaci a scuola


Diventa possibile somministrare farmaci agli alunni in presenza di richiesta genitoriale e di relativa prescrizione sanitaria. Le linee guida del servizio sono state definite di concerto tra il ministero dell'istruzione ed il ministero della salute, e formalizzate sotto la veste di raccomandazioni.

Emanate con la nota protocollo n. 2312/2005, le raccomandazioni sono state firmate dai rispettivi ministri, Letizia Moratti e Francesco Storace.

LA RICHIESTA

La somministrazione di farmaci in orario scolastico deve essere formalmente richiesta dai genitori degli alunni a fronte della produzione di una certificazione medica attestante lo stato di malattia dello studente e recante la prescrizione specifica dei farmaci da assumere.

Nel caso di farmaci da tenere in loco, l'autorità sanitaria deve indicare le modalità di conservazione, i casi, i metodi e i tempi di somministrazione e la posologia adeguata all'evenienza, in modo tale che la scuola possa attenersi alle istruzioni del caso. 

Non deve, tuttavia, trattarsi di somministrazioni che richiedano il possesso di particolari cognizioni specialistiche di tipo sanitario.

I SOGGETTI

I soggetti coinvolti, ciascuno per le proprie responsabilità e competenze, sono le famiglie, la scuola, i servizi sanitari e gli enti locali, questi ultimi mediante operatori assegnati in riferimento ai percorsi d'integrazione scolastica e formativa.

Stante ciò, l'intesa interministeriale prevede la promozione e l'attivazione di una serie di accordi tra le istituzioni scolastiche, gli enti locali e le Asl competenti.

LE SCUOLE

Da parte loro, e già in forma operativa, i dirigenti scolastici, dopo aver ricevuto la richiesta scritta e documentata per la somministrazione di farmaci agli alunni, effettueranno una prima verifica sulle strutture in loro possesso al fine di individuare il luogo idoneo per l'eventuale conservazione.

Secondariamente, verificheranno la disponibilità degli operatori scolastici in servizio a garantire la continuità della somministrazione dei farmaci, ove non sia stata autorizzata ai genitori stessi.

La scelta dovrebbe, preferibilmente, ricadere sui dipendenti che abbiano seguito i corsi di pronto soccorso previsti dal decreto legislativo n. 626/94 (norma cardine sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e sulla tutela della salute di lavoratori e utenti, che viene espressamente richiamata come ispiratrice delle raccomandazioni in esame).

LE COLLABORAZIONI

Al proposito, i ministri firmatari sollecitano la promozione, nell'ambito della programmazione delle attività di formazione a cura degli uffici scolastici regionali, di specifici moduli formativi per il personale docente e Ata, anche avvalendosi della collaborazione delle Asl e degli assessorati per la salute e per i servizi sociali degli enti locali.

È, inoltre, possibile stipulare accordi, grazie alle forme di autonomia scolastica, per l'individuazione di soggetti aventi i requisiti professionali per garantire l'assistenza sanitaria qualora non siano disponibili locali e personale interno. (riproduzione riservata)